Il digitale supera il cartaceo: pubblicazioni digitali e sostenibilità
11/06/2021
Il digitale supera il cartaceo: pubblicazioni digitali e sostenibilità
La digital transformation ha subito una forte accelerazione negli ultimi mesi, soprattutto per il settore retail e commercio all’ingrosso: lo smartphone e gli strumenti digitali diventano uno dei mezzi chiave per portare il consumatore in negozio.
La trasformazione, cui hanno dato il via i consumatori che sempre di più utilizzano gli strumenti digitali per prepararsi alla spesa, ha spinto i retailer, sia nazionali che internazionali, all’incremento di investimenti nel digitale.
Sommario
- Introduzione
- Cosa dicono i dati
- Cosa si intende per pubblicazioni digitali
- Sostenibilità delle pubblicazioni digitali
- Conclusioni
Cosa dicono i dati
Da un’intervista condotta da Nielsen fra i CEO di Industria e Distribuzione risulta che il 95% degli intervistati intende investire con forza sulla digitalizzazione delle promozioni, implementando così le soluzioni di Drive-to-Store digitali che si servono dell’utilizzo di smartphone gli altri dispositivi digitali per portare i consumatori, sempre più online, nei negozi.
Queste scelte di investimento fondano le basi su un trend di mercato in crescita: il 60% dei consumatori con età tra i 25 ed i 55 anni dichiarano di effettuare ricerche online su promozioni ed offerte prima di recarsi in negozio.
D’altro canto, invece, per quanto riguarda i mezzi di comunicazione tradizionali, come brochure, volantini e cataloghi, solo 1 su 6 viene letto.
Cosa si intende per pubblicazioni digitali
Quando parliamo di pubblicazioni digitali in ambito di digitalizzazione delle promozioni, però, non ci riferiamo ai volantini, cataloghi, ebook o brochure in un semplice formato digitale come il PDF.
La trasformazione digitale ha portato anche ad una trasformazione del consumatore: non gli basta essere parte passiva ma vuole essere trascinato all’interno della relazione con il brand.
Ciò significa che per avere un forte e positivo impatto sul consumatore è necessario utilizzare strumenti che siano veloci, lo coinvolgano e con i quali possa interagire, quindi parliamo di strumenti che vadano al di là di semplici immagini e scritte in formato digitale.
Il consumatore 4.0 vuole ricevere la notifica di nuove offerte disponibili nel suo negozio preferito sul suo smartphone, vuole aprirla, trovare rapidamente ciò che gli interessa, convincersi che ha bisogno dell’oggetto in questione tramite contenuti come articoli, video e immagini, ordinarla per essere sicuro di appropriarsene o comprarla online se non ha possibilità di spostarsi.
Le pubblicazioni digitali, quindi, devono essere in grado di rispondere a tutti questi bisogni del consumatore, per il quale sono vere e proprie priorità.
Sostenibilità delle pubblicazioni digitali
Il problema dello spreco di carta non è da sottovalutare.
Secondo una ricerca Nielsen, in Italia ogni anno si stampano 13 miliardi di volantini pubblicitari che richiedono l’impiego di oltre un milione di alberi, senza considerare i costi e l’impatto ambientale che apportano i processi di produzione e distribuzione degli stessi, come stampa e trasporto.
Scegliendo le pubblicazioni digitali, le aziende aiuterebbero a contrastare lo spreco di carta e salvare almeno un milione di alberi, solo in Italia.
Non a caso i player più grandi nel mercato del retail e della GDO hanno scommesso su strumenti di comunicazioni più ecologici come i cataloghi, le brochure, i magazine o i volantini digitali.
Conclusioni
Investire in pubblicazioni digitali è una scommessa intelligente e sostenibile al tempo stesso.
Infatti, da un lato sono in grado di attirare e fidelizzare il cliente, dall’altro, invece, tutelano il nostro ambiente e territorio.
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